RIU-RECEIPT UP

RIU - RECEIPT IT UP (SCONTRINALO)

nuovi prodotti da scontrini riciclati

Designer: Roberta Cerbone -Anna Galluccio -Antonio Chianese -Francesca Cosimo.
Supporto scientifico: Carla Langella

Il progetto  ha come obiettivo la creazione di una “capsule collection” che ha come elemento centrale lo scontrino. 

 

Inquinamento ambientale

Il progetto nasce dalla volontà di sensibilizzare su un tema molto importante al giorno d’oggi, l’inquinamento ambientale. Lo scarto viene identificato , dunque, come una risorsa con la sua identità, i suoi caratteri da valorizzare e le sue problematiche da risolvere.

 Sono ancora molto numerosi gli oggetti e i materiali che non possono essere riciclati.La capsule collection, rivolta ad un target di creativi, ha come elemento centrale gli scontrini e le ricevute fiscali, un elemento che fa parte della nostra vita quotidiana ma, che a causa della carta particolare di cui è costituito, per la stragrande maggioranza non può essere riciclato. Lo scontrino, trattato con il calore per creare una particolare texture e trama, diventa una seconda pelle e impreziosisce oggetti abbastanza comuni e usati dai creativi nella vita di tutti i giorni.

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Scarti di vetro

Scarti di vetro con oro

Rigenerazione degli scarti e auto-produzione.

Designer: Serena Miranda
Supporto scientifico: Carla Langella

Il progetto Dalmantica Jewel, nato da una ricerca sulle caratteristiche estetiche delle diatomee che hanno un nucleo ed un numero variabile di cloroplasti giallo-dorati.

Per ottenere manufatti preziosi, sono stati utilizzati frammenti di vetro da scarto fusi con l’oro per simulare l’effetto osservato nelle immagini al microscopio delle colonie di diatomee.  

Licmophora Dalmatica

La Licmophora Dalmatica è caratterizzata da un gioco di luce e colori particolarmente seducente e complesso che è stato scelto come ispirazione estetica per un processo produttivo da utilizzare sul vetro per realizzare gioielli ed accessori ad elevato valore estetico.

Per effettuare il trasferimento è stata studiata la microstruttura delle cellule.

Come tutti gli eucarioti fotosintetici le diatomee hanno un nucleo ed un numero variabile di cloroplasti giallo-dorati aventi all’interno lamelle formate da tre tilacoidi ed una lamella cingolare che le include tutte.

I cloroplasti delle diatomee hanno forme diverse, di grani, lastre, nastri o stelle.

Invece di essere verdi come le normali piante sono gialli, verde oliva e marroni.

Riciclo dello scarto: vetrofusione

II processo produttivo è scaturito dall’analisi delle potenzialità dello scarto e del processo ospitante.

Le venature dorate del vetro sono realizzate attraverso la tecnica della vetrofusione.

Nel primo passaggio il vetro viene tagliato tramite una punta di diamante, di forma triangolare, viene in seguito levigato su un nastro di carta vetrata, per rifinire i bordi taglienti.

Il secondo passaggio riguarda la decorazione, sulla lastra triangolare tagliata in precedenza, viene spolverata una polvere di oro e ricoperta di vetro frantumato.

Infine, nel terzo ed ultimo passaggio, il vetro viene inserito nel forno adatto per la vetrofusione.

Fondendo cosi a 700°, si ha l’effetto desiderato, ovvero un elemento in vetro con delle sovrapposizioni di oro e vetro fusi che creano un effetto di cromatico ed un gioco di trasparenze molto simile a quello osservato nelle immagini al microscopio delle colonie di diatomee.  

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