La rinascita della materia
Rigenerazione degli scarti e auto-produzione. Un opportunità sostenibile per il design campano.
Un progetto di “nobilitazione” di scarti e rifiuti attraverso gli strumenti del design.
Il progetto + design – waste nasce nell’ambito dell’Hybrid Design Lab[i], dall’esigenza di intervenire con gli strumenti del design nelle problematiche relative al waste management nella regione Campania, notoriamente difficili a causa delle disfunzioni dei sistemi di raccolta e riprocessazione dei rifiuti. In particolare il progetto propone di investire la capacità dei designer campani di interpretare il riuso di scarti particolarmente difficili da smaltire con gli strumenti creativi, metodologici e tecnico-scientifici attualmente disponibili. Obiettivo del progetto è quindi facilitare l’istaurarsi di un sistema che integri le risorse e le potenzialità locali, materiali e immateriali per favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali che abbiano come protagonisti del processo i giovani designer campani che lavorano nell’ambito dell’Hybrid Design Lab, nati prevalentemente nell’ambito dei Corsi di Laurea in Design e Design per la Moda della Seconda Università di Napoli, fondati e diretti da Patrizia Ranzo. Corsi caratterizzati da una forte matrice di sensibilità ambientale che li rende particolarmente adatti a interpretare il problema del trattamento dei rifiuti in un territorio così difficile. Un territorio difficile per i giovani laureati in design soprattutto dal punto di vista delle difficoltà di impiego dovute alla prevalenza di piccole e medie imprese che non hanno la forza economica di poter sviluppare al loro interno delle sezioni di design e spesso neanche la cultura e la conoscenza delle opportunità potenziali offerte dal design in termini di marketing e di competitività, oltre che di innovazione e di vantaggi ambientali. Parallelamente l’audacia imprenditoriale dei giovani è inevitabilmente ostacolata dall’impatto della malavita e dalla mancanza di fiducia da parte di finanziatori e politici che difficilmente scelgono di investire su start up proposte da giovani.
Il progetto è partito dalla selezione di alcune categorie di scarti che in Campania sono particolarmente significativi perché caratterizzano dei settori produttivi di particolare rilievo, in termini quantitativi e qualitativi sul territorio (scarti di lavorazione di pietre naturali, scarti di lavorazione di prodotti derivati da castagne, scarti di tessili e pellami, legno) oppure di ardua conversione al valore perché difficilmente processabili come il polistirene delle stoviglie usa e getta o il corian di scarti di lavorazione di elementi tecnici e di arredo.
