nebula

Design, luce e materia sostenibile

Designer: Raffaella Bizzarro
Supporto scientifico: Carla Langella, Francesca Castanò e Sergio Sibilio

Il progetto propone un sistema di lampade bio-ispirate ad una serie di organismi marini invasivi, conosciuti come Ctenofori dotati delle principali forme di luminescenza naturale.
Phylum Ctenophora, evocando l’iridescenza e la bioluminescenza degli ctenofori, plasma la luce come materia conferendole un’estetica mutevole al giorno e alla notte.

Caterpillar tent

I bruchi delle tende si schiudono dalle loro uova all’inizio della primavera nel momento in cui le foglie dei loro alberi ospiti si stanno semplicemente spiegando.
I bruchi stabiliscono la loro tenda subito dopo aver eclissato.
La tenda è costruita in un sito che intercetta il sole del primo mattino. La posizione della tenda è fonda – mentale perché i bruchi devono crogiolarsi al sole per elevare le loro temperature al di sopra delle fresche temperature ambientali che si verificano all’inizio della primavera. 
La tenda è costituita da strati discreti di seta separati da spazi vuoti e la temperatura in questi scomparti varia notevolmente. In mattine fredde riposano in genere in un aggregato stretto appena sotto una superficie illuminata dal sole della tenda. Non è raro scoprire che la temperatura dell’aggregato è più calda di 30 ° C (54 ° F) rispetto alla temperatura dell’aria circostante nelle mattinate primaverili fredde ma soleggiate.

Più tardi in primavera, le temperature possono diventare eccessive a mezzogiorno e i bruchi possono ritirarsi sulla superficie esterna ombreggiata della tenda per raffreddarsi.

La caretteristica della costruzione a strati delle tende Caterpillar, è d’ispirazione al progetto che grazie alla tecnica di stratificazione, l’elemento viene cotruito “strato su strato” di materiale ETE permettendo alla luce di diffondersi in modo mutevole e con densità variabile nelle diverse direzioni dello spazio circostante.

ETE Technology

La Airpol Italia s.r.l., leader nel sud Italia per la produzione di imballaggi in EPS e dell’innovativo sistema di costruzione PLASTBAU® 1 , nasce come de.com nel 1992. Da diversi anni è una piattaforma per il recupero e il riutilizzo del polistirene espanso. Questo progetto all’interno della stessa Airpol Italia s.r.l. funge da start-up con l’idea di creare nuove possibilità per la ricezione del materiale e nuove tecnologie per il suo recupero.

La tecnologia E.T.E. (Emulsified Thermoplastics Engineering) è studiata per recuperare il polistirene espanso post-consumo anche da imballaggi alimentari e agricoli incorporando, come componente, altro materiale proveniente da recupero di scarti industriali e altro e ottenendo un tecnopolimero: materiale termoplastico riciclabile n-volte.
Con questa tecnologia si è messo a punto un processo che, utilizzando differenti scarti e/o materiali a fine vita normalmente destinati a discarica o ad incenerimento, produce materiali termoplastici mediante un procedimento a freddo, tale procedimento utilizza almeno un polimero scelto tra polistirene, ABS, policarbonato, a loro volta provenienti dal settore dell’imballaggio o dei RAEE.

 

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