Grippy

GRIPPY

AUSILIO PER RIDOTTE CAPACITà MANUALI

Designer: Alessia Postiglione
Supporto scientifico: Carla Langella

Il progetto Grippy, sviluppato da Alessia Postiglione, con la collaborazione di medici ortopedici e fisioterapisti, si propone di utilizzare gli strumenti del design, le tecnologie di stampa 3D e l’approccio biomimetico per proporre una soluzione progettuale volta a facilitare la vita quotidiana delle persone che hanno perso o ridotto le abilità manuali a causa di patologie artrosiche. Il progetto intende rendere possibili o semplificare operazioni che, a causa della morfologia deformata della mano, sono difficili da compiere.. Grippy è un bracciale leggero morbido e flessibile, che può essere indossato ad uno dei polsi per tutta la giornata e che, nel momento in cui è necessario aumentare la capacità prensile della mano, può essere agevolmente tolto dal polso ed indossato come una sorta di guanto parziale, agli estremi del quale possono essere facilmente inserite le dita anche se molto deformate.

BIOMIMETICA

La superficie del bracciale presenta una texture disegnata su ispirazione di strutture morfologiche osservate in animali con capacità particolari di gripping e antiscivolo come le zampe di alcuni primati, quelle del geco e della rana.

STAMPA 3D

Il progetto prevede che su una piattaforma online l’utente possa scegliere il modello di gripping, inserire alcuni parametri dimensionali e morfologici della mano per customizzare il dispositivo più adatto alla propria patologia, che viene modellato algoritmicamente e reso disponibile in formato stl stampabile con una stampante 3D in grado di processare un materiale flessibile. Per chi non abbia a disposizione la stampante il gripping può essere stampato in remoto ed inviato.

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Gyro

GYRO

Studente: Rossella Di Maro
Supporto scientifico: Carla Langella
Con la collaborazione di: Gabriele Pontillo

Il progetto Gyro parte dall’esigenza di alleviare i dolori delle dita, della mano e del polso dovuti a particolari patologie come artrosi, artrite reumatoide, sindrome del tunnel carpale o a particolari lavori che costringono l’uomo a trascorrere molte ore al computer per scrivere o disegnare.

allenamento arti

Non solo coloro che svolgono lavori più o meno privilegiati incorrono in questo  tipo di patologie, ma anche molti operai, lavoratori che utilizzano gli arti superiori come forza  motrice. Il target si estende anche agli sportivi che necessitano di un costante allenamento  
degli arti chiamati in causa in sport come il tennis, il golf, il rugby e moltissimi altri

Energia pulita

Il dispositivo progettato genera energia pulita con il potere delle mani e tramite lo stesso  movimento non solo si produce energia ma questo allevia dolori e rinforza i muscoli sollecitati migliorando anche la circolazione sanguigna andando a stimolare la microcircolazione superficiale della mano tramite particolari nervature. In poche parole Gyro rappresenta un bilancio positivo tra benessere fisico ed energetico senza trascurare l’aspetto ecologico e sostenibile

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Scarti di vetro con oro

Rigenerazione degli scarti e auto-produzione.

Designer: Serena Miranda
Supporto scientifico: Carla Langella

Il progetto Dalmantica Jewel, nato da una ricerca sulle caratteristiche estetiche delle diatomee che hanno un nucleo ed un numero variabile di cloroplasti giallo-dorati.

Per ottenere manufatti preziosi, sono stati utilizzati frammenti di vetro da scarto fusi con l’oro per simulare l’effetto osservato nelle immagini al microscopio delle colonie di diatomee.  

Licmophora Dalmatica

La Licmophora Dalmatica è caratterizzata da un gioco di luce e colori particolarmente seducente e complesso che è stato scelto come ispirazione estetica per un processo produttivo da utilizzare sul vetro per realizzare gioielli ed accessori ad elevato valore estetico.

Per effettuare il trasferimento è stata studiata la microstruttura delle cellule.

Come tutti gli eucarioti fotosintetici le diatomee hanno un nucleo ed un numero variabile di cloroplasti giallo-dorati aventi all’interno lamelle formate da tre tilacoidi ed una lamella cingolare che le include tutte.

I cloroplasti delle diatomee hanno forme diverse, di grani, lastre, nastri o stelle.

Invece di essere verdi come le normali piante sono gialli, verde oliva e marroni.

Riciclo dello scarto: vetrofusione

II processo produttivo è scaturito dall’analisi delle potenzialità dello scarto e del processo ospitante.

Le venature dorate del vetro sono realizzate attraverso la tecnica della vetrofusione.

Nel primo passaggio il vetro viene tagliato tramite una punta di diamante, di forma triangolare, viene in seguito levigato su un nastro di carta vetrata, per rifinire i bordi taglienti.

Il secondo passaggio riguarda la decorazione, sulla lastra triangolare tagliata in precedenza, viene spolverata una polvere di oro e ricoperta di vetro frantumato.

Infine, nel terzo ed ultimo passaggio, il vetro viene inserito nel forno adatto per la vetrofusione.

Fondendo cosi a 700°, si ha l’effetto desiderato, ovvero un elemento in vetro con delle sovrapposizioni di oro e vetro fusi che creano un effetto di cromatico ed un gioco di trasparenze molto simile a quello osservato nelle immagini al microscopio delle colonie di diatomee.  

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Elcast

Elcast

Soluzione per patologie della mano

Designer: Francesco Gravante
Supporto scientifico: Carla Langella

Il progetto Elcast si colloca nell’ambito dell’intersezione tra design, ortopedia e tecnologie digitali.  Propone un dispositivo innovativo per la fisioterapia in casi di patologie della mano e del polso come: rizoartrosi, tendinite di De Quervine, traumi, lesioni nervose, atrofia, infiammazioni. Il dispositivo è leggero, impermeabile, customizzabile e di facile indossabilità e intende favorire la pratica dell’homecare e il monitoraggio remoto da parte del medico. 

fusione riabilitativa

Il dispositivo progettato fonde due metodi riabilitativi pre-esistenti: l’elettro-
stimolazione attraverso impulsi elettrici a bassa tensione con frequenza regolabile in base al tipo di terapia voluta; l’apparato meccanico che permette
un percorso personalizzato, fatto di esercizi da eseguire in base alla gravità
e allo stadio della patologia.
L’unione di entrambe le tecniche, che attualmente vengono applicate separatamente, dà la possibilità al fruitore di velocizzare la guarigione da determinati traumi così da poter riacquisire la mobilità nel minor tempo possibile,
non solo facilita la guarigione ma ottimizza (velocizza) anche il sistema del
supporto tecnico ospedaliero in quanto il dispositivo, realizzato con additi-
ve manufacturing, potrà essere acquistato a prezzi contenuti, evitando così
l’attuale processo di noleggio e di utilizzo solo ed esclusivamente all’interno
di strutture ospedaliere o centri riabilitativi.

HUMAN CENTERED DESIGN

A corredo del sistema progettato, è stata ideata una applicazione per smartphone e/o tablet, che permetta al paziente di acquisire informazioni relative  
il percorso terapeutico e l’autogestione dello stesso, grazie all’integrazione  
di una libreria di esercizi, di notifiche che ricordino la cadenza secondo cui  
sottoporsi alla terapia, nonché di interagire con il medico in maniera diretta  
attraverso un motore di messaggistica dedicato integrato nell’app. L’app può  
essere fruita anche dal dottore come software gestionale, in questo modo  
può avere contezza dello stato d’avanzamento e degli eventuali miglioramenti o rettifiche sul piano terapeutico da apportare per uno specifico paziente. 
L’applicazione si interfaccia tramite sensori Bluetooth al tutore progettato,  
che in questo modo rappresenta un dispositivo di sincronizzazione che fornisce dati sempre aggiornati. 

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Pure

pure

liberi di respirare

Designer: Valeria Campaniello
Supporto scientifico: Carla Langella

PURE è un filtro nasale indossabile e adattabile alla morfologia anatomica che protegge le cavità nasali riducendo notevolmente l’inalazione di pollini allergenici.

diatomee e riccio marino

Le diatomee sono alghe brune, unicellulari ed eucariotiche che popolano sia le distese di acqua salata che di acqua dolce. Attualmente, le diatomee vengono utilizzate come indicatori di qualità dei corsi d’acqua, la presenza e la quantità di una o più specie, infatti, può determinare diverse caratteristiche del corso d’acqua.

Le diatomee, oltre ad essere estremamente utili per i fattori prima citati, presentano diverse caratteristiche fisiche e strutturali che la rendono una sorta di musa per il mondo del design bio-ispirato.

I ricci marini, invece, presentano diverse caratteristiche vincenti come la morfologia lobata delle spine.

3d printing

Grazie alla tecnologia di stampa 3D, è possibile creare innumerevoli tipi di PURE a seconda dei gusti personali.

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Thumbio

thumbio

Un tutore composto da materiali innovativi

Designer: Clarita Caliendo
Supporto scientifico: Carla Langella, Carlo Santulli, Antonio Bove

Thumbio propone una nuova tipologia di tutore destinato a immobilizzazioni terapeutiche per patologie infiammatorie e degenerative della mano e del polso come rizoartrosi, artrosi, tendiniti e infiammazioni del pollice, malattia di Dupuytren, sindrome del tunnel carpale e malattia di De Quervain, definita anche texting thumb.

materiali di matrice naturale

In Thumbio si è scelto di progettare sia un tutore che il materiale con cui realizzarlo.

Nell’esposizione sono mostrati diversi campioni di materiali sperimentati per usi wearable e per questo tipo di applicazioni e il prototipo di tutore realizzato con una delle bioplastiche realizzata con amidi, liquido di governo di mozzarella di bufala e funzionalizzata con elementi vegetali, funzionalizzata con componenti vegetali fitoterapeutici, antibatterici, antidolorifici ed antiedemigeni per uso topico in forma di radici, foglie, fibre o fiori.

Con l’inserimento di una stecca in legno di betulla nella matrice bioplastica, può essere impiegato anche per piccole fratture per limitare alcuni movimenti.

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Activeaid

active
aid

le potenzialità dello zoccolo di cavallo

Designer: Teresa Iavarone
Supporto scientifico: Carla Langella e Eugenio Ruocco

Bastone per anziani ispirato alla capacità dello zoccolo del cavalo di adattarsi a diversi substrati. Il manico è dotato di un sistema di chiamata di sicurezza e di un piccolo monitor di notifica connesso al telefono e può essere svitato e, grazie alla presenza di un elastico interno, usato per allenare le mani e le braccia.

zoccolo di cavallo

L’ispirazione arriva dal piede equino, ossia lo zoccolo del cavallo. Lo zoccolo del cavallo è composto da diverse parti: la muraglia, il fettone, le lamine e la suola.
Ognuna di queste parti ha diverse caratteristiche che permettono al cavallo di performare al meglio su qualsiasi terreno.

La muraglia, ad esempio, permette di proteggere la struttura interna e di sostenere e distribuire il peso del cavallo. La suola e le lamine si occupano di conferire al movimento del cavallo una forte aderenza e flessibilità. Il fettone, invece, si occupa di espandere letteralmente lo zoccolo in modo da poter peremettere a tutte le altre componenti di svolgere il proprio compito al meglio.

comodità ed innovazione

Il manico è dotato di un sistema di chiamata di sicurezza e di un piccolo monitor di notifica connesso al telefono e può essere svitato e, grazie alla presenza di un elastico interno, usato per allenare le mani e le braccia.

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Caring

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un anello/tutore per falange, su misura

Designer: Benedetta Cuomo
Supporto scientifico: Carla Langella, Giovanni Iolascon e Gabirele Pontillo

CARING, è un anello – tutore per falange, fatto su misura, grazie al sistema di rilevazione e stampa 3D.

Include dei patch intercambiabili, adesivi usa e getta, con microaghi in gel, a rilascio graduale di principi attivi antiflogistici, antidolorifici e antinfiammatori che ha la funzione di alleviare le sintomatologie provocate dall’artrite reumatoide, tilogia che colpisce maggiormente le donne over 60, secondo i dati epidemiologici , e, nello stesso tempo, di attutire i microtraumi ripetuti da tastiera/ trackpad, che interessano soprattutto i giovani che utilizzano costantemente il cellulare/Pc.

le diatomee

Le diatomee sono alghe brune, unicellulari ed eucariotiche che popolano sia le distese di acqua salata che di acqua dolce. Attualmente, le diatomee vengono utilizzate come indicatori di qualità dei corsi d’acqua, la presenza e la quantità di una o più specie, infatti,  può determinare diverse caratteristiche del corso d’acqua.

Le diatomee, oltre ad essere estremamente utili per i fattori prima citati, presentano diverse caratteristiche fisiche e strutturali che la rendono una sorta di musa per il mondo del design bio-ispirato.

Dal punto di vista fisico le Diatomee presentano una parete cellulare silicizzata che forma una specie di guscio chiamato frustolo. Esso è costituito da valve che si sovrappongono chiudendosi l’una nell’altra, come una scatola con il suo coperchio. La caratteristica che salta più all’occhio è proprio la notevole presenza di pori su questo guscio.

La presenza di pori rende Caring traspirante, leggero e gradevole agli occhi. In più presenta una nervatura che percorre tutta la superfice dell’anello-tutore che rafforza la struttura rendendolo più resistente.

3d printing

CARING viene prodotto attraverso la scansione del dito del soggetto a cui è destinato e stampato tramite stampante 3D.

Il materiale utilizzato è MED610, un materiale PolyJet ™ trasparente che può essere colorato, biocompatibile  e approvato dal punto di vista medico per il contatto corporeo.
Il materiale è progettato per applicazioni mediche e dentistiche ed è approvato per la pelle permanente.

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Il risultato di ciò è un anello-tutore funzionale, leggero e confortevole, concepito come una seconda pelle per cui il soggetto che lo indossa può trarne beneficio svolgendo, senza limitazioni, tutte le attività quotidiane.
Inoltre si presenta con un design piacevole ed elegante e per tale motivo adatto a qualsiasi occasione.

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Care in Your Ring

cyr -
care in
your ring

design, biomimetica e digitale per il benessere

Designer: Giuliana Di Taranto
Relatore: Carla Langella

CYR – Care in your ring, è un kit di anelli pensati per la riabilitazione del sistema muscolare e linfatico del volto, causato da patologie di paralisi facciali, virali o dall’invecchiamento della pelle. Il kit si compone di una base (scafo dell’anello) e di diverse testine, ognuna delle quali si caratterizza da un colore e una texture differente studiata per per svolgere un determinato movimento sul volto. Le testine sono composte da una base uguale ma da una diversa texture che prende ispirazione dalla biomimetica. L’utente, mediante l’uso di questi dispositivi può porre rimedio a fastidi e a incovenienti al fine di alleviare dolori causati da patologie indesiderate e trarne benefici nel recupero di sensibilità, movimento e vigore.

la biomimetica

La biomimetica è una scienza relativamente giovane che esprime il nesso fra biologia e tecnologia, scienza e design, dove la scienza (biologia) rappresenta il modello primordiale a cui tendere e la tecnologia (design) il mezzo con cui riprodurne il funzionamento in materiali e strutture.

I movimenti più comuni nel massaggio del viso sono generalmente circolari, l’accoppettamento e l’arrotolamento. Per riprodurre ed accentuare il vantaggio di questi movimenti, era necessario effettuare una profonda ricerca di ispirazione biologica.

I riferimenti biologici sono stati selezionati in base alle esigenze che si volevano
adempiere e in collaborazione con una biologa specializzata in materia, si è partiti
dall’osservazione attenta di diversi organismi e delle loro caratteristiche, come ad
esempio il modo di nutrirsi, il modo di aderire a delle superfici ma anche semplicemente come il loro aspetto estetico possa dipendere da una loro esigenza di adattamento.
Le testine progettate sono cinque ed ognuna di essa prende ispirazione da un organismo differente, i quali sono: Geco, Farfalla, Polpo, Gatto e Foronidei.

Stampante polyjet

Il materiale necessario per la produzione dell’anello, doveva avere diverse caratteristiche: minimo impatto ambientale, alta resistenza, anallergico e anti-batterico.
La scelta è ricaduta su un materiale chiamato Agilus30 della Vero stratasys. Per la stampa con questo particolare materiale è necessaria una stampante Polyjet.

La PolyJet è una potente tecnologia di stampa 3D che produce parti, prototipi e strumenti rifiniti e accurati. Con una risoluzione degli strati microscopica e una precisione fino a 0,014 mm, può produrre pareti sottili e geometrie complesse utilizzando la più ampia gamma di materiali disponibile con qualsiasi tecnologia.

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Le diverse testine, ispirate a diversi elementi naturali, permettono di riprodurre velocemente e comodamente una serie di massaggi per la cura del viso. L’aspetto estetico delle testine è estremamente gradevole e caratterizzato da colori ispirati alle stagioni.

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Auxetic Neckbrace

auxetic
neckbrace

collare cervicale con struttura auxetica

Designer: Martina Panico
Team di ricerca: Carla Langella e Carlo Santulli
Partner: 3D Factory

Collare cervicale con struttura auxetica, rivolto alla salvaguardia del benessere del sistema neuromuscolare del rachide cervicale. Ha uno scopo preventivo poiché dissuade chi lo indossa dal tenere il capo inclinato in avanti, così come l’uso dei dispositivi portatili indurrebbe a fare; ma può avere anche funzione terapeutica per patologie cervicali con alterazioni non gravi perché sostiene leggermente il mento scaricando parzialmente i muscoli del collo dalle sollecitazioni meccaniche legate al sostegno della testa.

AUXETIC STRUCTURES

I metamateriali sono materiali le quali proprietà non dipendono dalla struttura chimica con la quale sono composti, ma semplicemente dalla loro struttura.
Gli auxetici sono un ottimo esempio di questa definizione in quanto quando sottoposti a trazione, grazie alla loro particolare struttura, tendono a dilatarsi invece che a restringersi come i normali materiali.
Questa caratteristica ne ha determinato anche il particolare nome dalle radici greche, ossia: “auxetikos”, “che tende ad aumentare”.
Il comportamento auxetico è presente in natura nella pelle di diversi animali: nei serpenti questa proprietà permette la possibilità di divorare prede di grandi dimensioni e nelle salamandre di riuscire a compiere movimenti bruschi evitando di sottoporre la propria pelle a eccessivi sforzi di trazione.

D.re.a.m. - Design and research in advanced manufacturing -fab lab

Il D.RE.A.M. – Design and REsearch in Advanced Manufacturing – Fab Lab è una realizzazione di Fondazione Idis – Città della Scienza, il parco scientifico e tecnologico di Napoli. Un grande laboratorio/officina e centro di sperimentazione dedicato alle nuove tecnologie di fabbricazione digitale e all’innovazione dei processi produttivi e distributivi. Il D .RE . A.M. Fab Lab è dotato di macchinari avanzati e di expertise manageriali, promuove attività di educazione, alta formazione, ricerca, sviluppo, internazionalizzazionee trasferimento tecnologico nel campo della manifattura avanzata.

Grazie al D.RE.A.M. è stato possibile realizzare diversi progetti attraverso l’utilizzo di stampanti 3D.

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Scegliendo una strttura auxetica, quindi, il collare risulta più resistente, flessibile, traspirante e adattabile all’anatomia del collo nelle diverse posture, come una seconda pelle.

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